giovedì 24 settembre 2009

Valutazione del corso

Ho imparato che il senso di ogni "viaggio" si inizia a comprendere sempre dopo qualche chilometro dall'inizio del cammino.

Anche stavolta è stato così.

Ora posso sinceramente dire di essere stata contenta di non aver scelto "l'opzione zoccolo duro"(!), da cui inizialmente ero pur stata tentata.

Quest'esperienza ha scardinato alcune tra le mie convinzioni più radicate, mi ha costretto a fermarmi per riflettere su cose cui da sola non avrei mai voluto pensare, ha aggiunto tanti altri punti di vista al caledoiscopio dei giudizi umani.

Mi porto a casa un bagaglio pieno di novità e di...dubbi!

Stavolta però la cosa bella è che la valigia non va disfatta..resta lì-mezza piena-ma bisognosa ancora di essere riempita.Chissà....

Io da parte mia ho opposto tanta resistenza.
In alcuni casi ho risposto davvero con fatica, arrancando.
Mia naturale reazione di fronte al Nuovo, di fronte al fatto di dovermi esporre in qualche modo, di dovermi mettere in gioco, di dover interagire in un modo in cui non sono capace...
Ma penso di aver fatto progressi!

Per quanto riguarda la Rete, il mio rapporto con tale entità (e questo era il mio punto di vista di qualche mese fa. Ora riesco davvero a percepirla come un groviglio di nodi umani) è decisamente migliorato,
E assicuro che non è poco( ma oggi non so se questo sia stato davvero l'obiettivo principale del corso).

Ma (avvertimento: dicotomizzazione in corso!) - e forse vado un po' fuori dal seminato (ma il bello è che qui non esiste un seminato!)-sono sempre del parere che-sì le parole possono essere vuote sia sulla rete che al bar, perchè il più delle volte parliamo per non dirci niente-ma a guardarsi negli occhi c'è molta più possibilità che queste parole si radichino.

Altrimenti è molto più facile che girino a vuoto come coriandoli senza nemmeno posarsi, senza nemmeno aprirsi un varco, uno spiraglio di senso in questo chiacchericcio cosmico che ci accerchia e ci strangola.

Sarà una mia sensazione, ma non posso ignorarla.

E non posso non chiedermi se "queste macchine che parlano per noi ci riavvicinano o ci allontano quando sembra di sfiorarsi e invece in mezzo restano dei ponti levatoi che non si abbassano mai....
Incontrami in questo spazio senza margine nel fondo del display che fa da argine."

Magari sì magari no...

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